El Ghibli - rivista online di letteratura della migrazione

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qui, là - i

adriana langtry

Sto un po’ qui
un po’ là,
come sciami d’api
intorno a fiori di carta
mi nutro di quello
che non c’è.

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qui, là - ii

adriana langtry

L’allegria si trovava
in qualche luogo reale
ma distante,
in un posto lontano
e a sua volta
-come direbbero qui-
a portata di mano
-come direbbero là-
spazio
irraggiungibile

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parole

adriana langtry

Dalle rovine
nascono
altre parole.
Spuntano come germogli
tra i mattoni crollati
colmando ogni fessura
di radici,
spaccano le macerie
con la fragilità
incombente
dei fili d’erba,
irrequiete e sinuose
come stelle filanti.

Non sono quelle
di ieri
né quelle del passato,
ambigue,
incrociate,
le parole sono altre.
Nascono
dalle rovine
di una lingua
bifolca,
dallo sguardo
bifronte
di un Giano stanco.

Si affannano,
balbettano, traballano,
si rincorrono
nel doppio destino
che le affligge,
doppio come
lo specchio
che riflette
e osserva,
doppio come
le rive
opposte
dell’oceano.

Nascono
dalle rovine
le altre parole.
Affiorano ridondanti
picchiettando fra i denti
la loro melodia
di suoni disparati.
Sorgono dalle macerie
a colmare l’oblio,
a dar voce
al silenzio
nella lingua
sbagliata.

Si scontrano,
si mescolano, si contagiano,
il loro vigore primigenio
copre di simboli
alterati
i muti resti
del tracollo.
Sorgono dalle macerie
con un ricordo antico
di partenze e addii.
Risplendono
come stelle filanti
nell’ibrido cangiante
del tramonto.

Dalle rovine
nascono
altre parole.
Né le prime né le ultime,
altre.

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Anno 5, Numero 21
September 2008

 

 

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