El Ghibli - rivista online di letteratura della migrazione

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pap khouma

Cari lettori,
cari collaboratori,
finalmente il 2005 volge al termine. Ancora un altro anno molto funesto. Da Bagdad a Londra a Gerusalemme sono scoppiate bombe umane (uomini e donne), che si illudono di guadagnarsi così il paradiso di Allah. Dall’alto dei cieli iracheni sono “statunitensamente” piovute bombe intelligenti sui civili in fuga, bombe chirurgiche nei mercati, bombe al fosforo per stanare e ardere soprattutto civili.
In Irak è cresciuta la democrazia dei chek-point, dove la prepotenza del fuoco amico uccide indistintamente nemici e alleati.
Gli orrori dei prigionieri di Abu Ghraib e di Guantanamo stanno diventando banale routine. E in tanti paesi della civile Europa si scoprono carceri segreti, dove vengono torturati prigionieri musulmani sospettati di terrorismo. Recentemente, abbiamo assistito alla rivolta di ragazzi francesi “neri” e “beurs” (di origine maghrebina) - migliaia di macchine bruciate nelle banlieues -, che reclamano Egalité et Fraternité sancite della Rivoluzione del 1789. E non dimentichiamo i disastri naturali: l’inferno del Darfur (Sudan), i morti lasciati dallo tsunami (dicembre 2004), l’alluvione di quest’estate che ha spazzato via la Luisiana e i suoi abitanti più poveri.
Il 2005 non ci ha portato in un mondo più sicuro, più libero, più democratico, più fraterno, più equo… questo in gran parte grazie alla mancanza di lungimiranza dei politici che tengono in mano i nostri destini.

Purtroppo, le cattive notizie non finiscono.
Un tribunale di Zagrabia (Croazia) ha recentemente condannato lo scrittore Pedrag Matvejevic a cinque mesi di carcere, per reato di opinione. Perché, nel suo saggio “I nostri talebani”, uscito quattro anni fa, Matvejevic aveva ancora una volta condannato la guerra dei Balcani e anche “indicato gli scrittori e gli intellettuali che avevano incitato all’odio nazionale e avevano servito i signori della guerra”.
El-Ghibli che ha pubblicato Matvejevic - che tutt’ora vive e insegna Letterature slave all’Università La Sapienza - aggiunge la sua voce al coro di protesta di tanti intellettuali e scrittori italiani e stranieri. I redattori e i collaboratori di El-Ghibli si sentono molto vicini e solidali a Pedrag Matvejevic.

Un tribunale italiano, la Corte di Cassazione, ha sentenziato in questi giorni, che l’espressione “sporco negro” pronunciata da un italiano mentre, insieme ad altri, riempie di botte delle donne nere, provocando loro delle serie lesioni, cito: “ non denota, di per se', l'intento discriminatorio e razzista di chi la pronuncia perche' potrebbe anche essere una meno grave manifestazione di ''generica antipatia, insofferenza o rifiuto'' per chi appartiene a una razza diversa”.
Una sentenza veramente allucinante!

Una piccola buona notizia.
La nostra rivista è consultata e usata da studenti, laureandi, dottorandi e docenti, non solo in Italia ma anche all’estero. Come per esempio, in alcuni dipartimenti di italianistica di università tedesche e statunitensi. E questo ci rende molto felici ma ci spinge ancora a migliorare.

Nel supplemento di questo numero presentiamo le opere degli scrittori Saidou Moussa Ba e Alessandro Micheletti. Gli altri ospiti delle nostre rubriche sono Mohamed Akalay, Abdelkader Daghmoumi, Candelaria Romero, Natalia Soloviova, Chaki Fouad, Saidou Moussa Ba, Paolo Fichera, Pietro Paniamo, Alessandro de Santis, Maddalena francavilla, Tabish Khair, Bashir Shakawarz, Valentina Acava Mmaka.
La sezione racconti e poesie esce in collaborazione con la rivista Il Caffè, diretta da Massimo Ghirelli, pubblicata a Roma…

E a tutti El-Ghibli augura un 2006 migliore!
Auguri di pace e di buona salute a tutti i nostri collaboratori e lettori!

Pap Khouma

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Anno 2, Numero 10
December 2005

 

 

 

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